Perché in questo libro traspare uno spaccato di un'Italia non stereotipata o figlia di una mera caricatura. L'opera è ambientata nei primi anni del '900 su per giù, e temi come la scoperta, l'avvenutura che di rado compaiono in autori nostrani, in questo libro di Yambo prendono vita e ci trascinano in un'Italia che si divide tra paesani e avventurieri, trasferendo valori tipici della tradizione romanzesca europea (Stevenson, Verne, Conrad e molti altri) rileggendoli in chiave italiana.

Perché è un libro che ti fa innamorare del mondo e dei suoi angoli più remoti, che ti fa conoscere realtà che altrimenti stereotiperemmo sminuendo il valore culturale di esse

Oltre che per l'avvincente trama, lo stile e la tecnica, segnalo l'opera in quanto si tratta di uno dei pochi lavori di traduzione effettuati da Italo Calvino

In un'epoca come la nostra, in cui la questione migrazione è al centro dello scacchiere geopolitico, quest'opera può aiutarci a comprendere cosa significhi essere un clandestino profugo di guerra, dandoci il punto di vista dei rifugiati, il quale troppo spesso viene del tutto scavalcato. Inoltre è un libro bellissimo che vi farà emozionare, con una trama ricca e personaggi di una umanità sconvolgente, nel bene e nel male. Non perdete l'occasione di leggerlo, un giovane autore che merita davvero molto.